Pablo Cazzulani

Biografia

canstockphoto4699893Nasco a Milano, nel freddo febbraio del 1970 e fino all’età di dodici anni trascorro parte della mia vita a spiegare l’origine del mio nome, Pablo, ad amici, compagni di scuola e insegnanti. Che poi non c’è nulla di misterioso nel mio nome, poiché non sono di origine ispanica, ma è solo una piccola e amabile follia dei miei genitori. Grazie al Mundial dell’’82 e alla tripletta al Brasile di Paolo Rossi, soprannominato da quel giorno Pablito, divento l’idolo delle folle e inizio ad approfittare della particolarità del mio nome.
Frequento con alterne fortune il Liceo Classico B.Cairoli di Vigevano (PV). Eh sì. Vigevano e non Milano, perché nel frattempo ci siamo allontanati sempre di più dalla metropoli e migrati verso le campagne e la nebbia. In qualche modo riesco a prendere 42/60 alla maturità (ah bei tempi quelli), dopo una notte prima degli esami, molto più realistica di quelle propinate nei film. Proseguo la mia luminosa carriera scolastica alla facoltà di economia e commercio di Pavia dove, dopo qualche anno di troppo, riesco anche a prendermi una laurea…
Sono sposato da quasi 10 anni con Silvia, che sopporta i miei silenzi e le mie euforie e che per questo è già in odore di santificazione… Adoriamo gli animali e da quando c’è con noi Mila, la nostra cagnolona, ogni giorno è Natale.
Leggo, divoro libri (adesso con l’e-reader è più costoso e difficile masticare le pagine elettroniche…): durante la fase liceale sono stato attratto e rapito da Hesse e dai poeti maledetti (mica bau bau micio micio); poi, finita la fase dell’intellettuale, che vuol fare colpo sulle fanciulle, sono passato a letture più convenzionali, come Follett o Schatzing. Mi sono in seguito appassionato al noir e innamorato letteralmente di Leo Malet e della sua Parigi nebbiosa e fumosa e al giallo realista di autori italiani come BiondilloGiuttariCarofiglio,Macchiavelli e Lucarelli.
Nel 2010 ho finalmente coronato il mio sogno: scrivere un libro, un romanzo poliziesco che ha come protagonista Carlo Fedeli, un uomo nel quale credo di aver riversato parte della mia esperienza umana e le mie debolezze, anche se probabilmente la vera protagonista di Dasvidanjia commissario Fedeli è Milano.
E da milanese disilluso, che vede la propria città invasa da suv e sushi bar, sempre più bevuta e meno da bere, provo a raccontare le crepe che quotidianamente si aprono nel muro dell’animo umano, affidando al “mio” commissario della omicidi il compito di provare a sopravvivere a un mondo che va a una velocità diversa dalla nostra.
Dasvidanjia commissario Fedeli è il primo romanzo di quella che spero possa diventare una serie di racconti; ho deciso di autopubblicare questo ebook tramite la piattaforma di Amazon e i risultati sono positivamente sorprendenti. Ma lascio a voi lettori giudicare me, Carlo Fedeli e la mia città…

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