L’altro (d)io di Stella JoLì

L’altro (d)io di Stella JoLì

All’inferno! È lì che finirò, ne ho la certezza. E la colpa è tutta dell’altro (d)io e di quella maledetta porta che continuo ad oltrepassare con deprecabile nonchalance. Pensare di smettere di farlo è mera utopia poiché il richiamo di ciò che si trova al di là è diabolicamente grande. Talmente irresistibile da farmi dimenticare per quei deplorevoli istanti tutte le cose belle che lascio momentaneamente al di qua. La ‘normalità’ della mia vita travolta da un’attrazione inconcepibile, da un ‘peccato’ impossibile da lavare. La mia anima destinata a bruciare per sempre, lontano da Colui nel quale vado dicendo in giro da anni di credere. Due esistenze parallele le mie. Una alla luce del sole, sotto gli occhi di tutti: padre, marito, e fedele. Credente in un Dio al quale mi rivolsi, per mezzo di quel suo nuovo servitore, per chiedere perdono dei pochi innocenti peccati accumulati in una settimana qualunque. Fu un altro (d)io quello che invece trovai in quel confessionale. Venne messa alla prova la mia fede, fu tentata una parte di me che non sapevo di avere. Nel silenzio di quel luogo sacro varcai quella soglia, in una sorta di trance, e venni scaraventato in un mondo fatto di perdizione ed estasi, peccato e godimento, Inferno e Paradiso. E lui, con quella sua maschera da prete, che porta ai fedeli la parola di quel Dio che sposò, e che ora tradisce senza alcun timore concedendosi carnalmente all’altro (d)io. Non so spiegare dove io riesca a trovare la forza di vivere la mia vita ‘normale’ senza essere spazzato via dalle nefandezze della mia vita ‘diversa’. Né tanto meno come faccia lui a continuare a vestire quei sacri abiti. Un altro (d)io si è impadronito della mia vita e l’ha cambiata, rivoltata e gettata nella polvere. Finirò all’inferno, lo so, ma non posso cambiare il mio destino: continuerò a pregare il Dio nel quale credo, ma non posso fare a meno di varcare quella porta oltre la quale vive l’altro (d)io. Finirò all’Inferno, lo so. E con me don Stanislao…

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