Stupido foglio!

Stupido foglio!

by Stella JoLì

“Avanti Stella…cosa aspetti? ” mi domandò beffardo. Non avevo più un pensiero, né un’idea, che potessi affidargli, come ero solita fare, per esprimere il mio stato d’animo. Di fianco ad esso giacevano, beati, una moltitudine di suoi simili, colmi di versi dedicati a colui che pensavo mi amasse. Ed il foglio, gonfio d’invidia, pretendeva senza provare alcun rispetto per il mio dolore, che la mia mente partorisse parole d’amore, semplicemente per riempire il suo ego. “Possibile che tu non capisca?” provai ad obiettare mentre, tra le mie dita tremanti, la penna osservava in silenzio . I due arnesi conoscevano entrambi il motivo della mia apatia, poiché era successo tutto in quella stanza: prima la confessione del suo deplorevole tradimento e poi il suo abbandono. Il mio uomo aveva fatto a pezzi il mio cuore in quel maledetto pomeriggio, e poi se ne era andato per sempre, lasciandomi sola. Erano stati loro gli unici testimoni della tragedia che avevo appena vissuto. Ma mentre la penna rimaneva muta, in disparte, rispettosa del mio dolore, quel foglio bianco, privo di qualsiasi forma di sentimento, aspettava, in preda al suo egoismo, una delle mie odi a quell’uomo che ormai non c’era più, a colui che aveva rappresentato la mia unica fonte di ispirazione. “Ho atteso per troppo tempo, in fondo alla pesante risma, che arrivasse il mio turno, e tu ora non mi degni neanche di uno sguardo.” Quella stupida pagina vuota continuava a vomitarmi addosso le sue pretese, incurante dell’ulteriore strazio che provocava in me. “Mi dispiace foglio, non ho più amore di cui scrivere.” gli confessai tristemente. “Stronzate! Avanti…la carta ce l’hai, la penna pure. Non serve nient’altro!” “Ti sbagli foglio.” intervenne la penna, ” L’amore è l’unica cosa necessaria per creare un’ode. Io e te non siamo altro che suppellettili.” “Silenzio tu, stupida pen…” Sentii il bisogno di imprecare. ” Vaffanculo!” urlai mentre dopo aver appallottolato quel maleducato di un foglio bianco lo gettai via, nel cestino. In fondo anche la sua strafottenza era servita a qualcosa: era grazie ad essa che avevo reagito scrollandomi di dosso la mia apatia. Afferrai la fedele penna, un nuovo foglio bianco ed attesi una nuova idea. Non avrei permesso al mio ex di fare a pezzi, oltre al mio cuore, anche la mia passione per la scrittura…

Stella

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