Scintilla Vitale nasce verso la fine del 2009, in una sera di paranoia assoluta passata davanti alla tv. Stavo guardando il film Domino interpretato da Keira Knightley e Mickey Rourke. La trama non è stata importante ai fini del libro, mentre di fondamentale importanza è stata l’attrice.
Mentre la osservavo, nello scorrere insignificante della pellicola, quel suo faccino smunto, tirato, un po’ deperito ma sensuale nello stesso tempo, fece scattare in me la figura di Carrie. Pian piano iniziò ad avere una forma, una sua connotazione precisa e la mia giovane prostituta affetta da Aids prendeva vita sul foglio, ticchettando sul marciapiede con le sue scarpe dai tacchi alti dodici centimetri. Tuttavia dopo un attimo si fermò indispettita battendo quel suo piedino irritato sul selciato, osservandomi con un cipiglio per nulla rassicurante.
“Beh? Hai intenzione di farmi passeggiare per tutta la trama?”
Accidenti, aveva ragione. Ci voleva la storia, ci voleva qualcuno che interagisse con lei. Dal momento che amo scrivere storie di vampiri, licantropi, demoni e quant’altro, il personaggio di Reese sbucò dal monitor quasi istantaneamente, cocciuto e bastardo, il giusto antagonista per la mia eroina. Ma Carrie non era per nulla concorde con me.
“Scusa sai, ma che ci dovrei fare con quell’energumeno? Ci tempero le matite con i suoi canini?”
E nemmeno Reese pareva troppo propenso a rimanere solo con lei.
“Se a Miss Lisca di Pesce non aggrada la mia presenza, dille di andare a giocare a moscacieca in autostrada!”
Faticai qualche giorno per convincerli a collaborare, e farli lavorare insieme, su qualche maniaco pazzo e furioso, riuscì a metterli finalmente d’accordo. Eppure mancava qualcosa, leggevo e rileggevo i primi capitoli che avevo scritto e per quanto i miei protagonisti mi piacessero, rischiavano di perdere di mordente…
Ecco appunto mordente, quella era la parola giusta, meglio ancora se mordace, quindi, chi meglio di un licantropo avrebbe potuto mordere la trama, dandole quel particolare gusto piccante che altrimenti sarebbe mancata? Così prese corpo Devlin, l’uomo giusto al posto giusto, l’ago della bilancia fra la disincantata umanità di Carrie e la cinica determinazione di Reese. Avevo bisogno di Devlin, senza di lui gli altri due avrebbero finito per scannarsi e io come avrei fatto a raccontare una storia d’amore? Tuttavia non fu affatto semplice riuscire a farlo lavorare con gli altri due e dopo i primi battibecchi, un sano ululato riportò finalmente una certa serenità nella storia. Così Scintilla Vitale prese corpo, diventando il libro che molti di voi ormai conoscono.
Mi ha preso cosi’ tanto che ho finito i tre libri in neanche una settimana.Mi piace Reese perchè nonostante sia immortale e potente viene stravolto dalle sue emozioni.La comparsa di un figlio è un imprevisto che rimette tutto in discussione,sopratutto come io mi ero immaginata la fine.COMPLIMENTI!!!!!!!!!
Grazie Sonia, non sai quanto mi emoziona sapere che ti ho tenuta sveglia… nel senso migliore, ovviamente!
Carissima Irma! Sono di nuovo Ross.
Nella dedica nel libro mi hai domandato se avrei preferito Reese o Devlin.
Bhe, la risposta è …. la mia preferita è Carrie! Personaggio che ho ammirato tantissimo.
Mi sono piaciuti anche i ragazzi, impossibile il contrario, ma dire chi preferirei è molto difficile. Forse li vedo sullo stesso piano.
Reese è un muro di metallo spesso un metro, o almeno è così che si fa vedere lui, perchè un pò di sensibilità in realtà ce l’ha.
Ammetto che sulle prime verrebbe da preferire Devlin, perchè si dimostra molto più “caldo” e apparentemente più generoso. Ma anche Reese lo è, a modo suo. Io credo che, pur mostrando o meno, alla fine si “equivalgano”, quasi. Sono entrambi dei gran bei personaggi.
Come ho detto al principio, però, Carrie è fantastica. Oserei quasi dire che ha più “attributi” lei degli altri messi insieme… Se mi passi il termine. Una cosa che ho “odiato” dei ragazzi, piuttosto, è stato il decidere per lei. Per la miseria! Pensavo, leggendo. Se mi avessero fatto una cosa del genere avrei reagito male e mi sarei data un’arrabbiatura tale che quella di Carrie sarebbe sembrata acqua di rose! Comunque devo dire che questo libro e, in special modo, la protagonista mi hanno rapito tanto che credo di aver provato spesso (se non sempre) quello che sentiva Carrie, tanto da farmi perfino venire i lucciconi agli occhi e ti assicuro che la cosa non è per niente facile con me, anzi!! Anche con gli altri è successo, ma con lei di più.
Come nella Resa degli innocenti, ho trovato lo stile descrittivo perfetto: non troppo lungo, ma abbastanza da rendere un’immagine della scena nella mente. Molto, molto ben scritti tutti i libri!
Insomma, non vedo l’ora di avere anche gli altri due libri che seguono questo!
Ancora tantissimi complimenti!! Ciao, Rossella =))
non sai quanto mi faccia felice essere riuscita a suscitare in te simile emozioni!
Semplicemente FANTASTICO, l’ho divorato in men che non si dica!!!!Mi ha preso così tanto fin dalle prime pagine…mi sono ritrovata ad immedesimarmi con la protagonista…come a vivere di persona scena dopo scena….anche con un pizzico di invidia direi!!! e poi il finale….per niente scontato!! Adesso sono a metà del secondo libro e non vedo l’ora di finirli tutti!!! Leggevo tanto da ragazzina e adesso erano anni che non lo facevo più…ho riscoperto quanto è bello leggere!!! Ti faccio veramente i miei complimenti Irma… ciao Margherita
Margherita, l’averti fatto riscoprire la gioia di leggere è il più bel complimento che un autore possa ricevere. Grazie!