Sono un autore che ha ricevuto i suoi compensi.

Sono un autore che ha ricevuto i suoi compensi: che soddisfazione!

Diritti d'autoreIn quest’epoca in cui spesso si ha a che fare con editori non paganti, posso annunciare, con estrema soddisfazione, che anche quest’anno ho ricevuto i miei compensi derivati dal rendiconto sulle vendite dei miei libri. Un rendiconto che, tra le altre cose, mi è sempre arrivato regolarmente nel corso dell’anno.

Scrivo questo articolo per far sapere, a chiunque legga, che non tutto il mondo editoriale è costellato di squali, qualche editore onesto c’è, lo si trova ancora e, per quanto sia un fattore pressoché raro, non è del tutto estinto. Sono molti gli autori che non possono ricavare la stessa soddisfazione ed è veramente un peccato, perché nel momento stesso in cui il tuo piccolo conto si rimpingua con i proventi derivati dai libri venduti, allora la certezza di essere degli autori pubblicati diventa ancora più concreta. Ricordo due anni fa, quando ricevetti i miei primi, l’emozione che mi colse nel momento in cui mi venne comunicato l’ammontare, poco in realtà, dal momento che il libro aveva solo sei mesi di vita, per quanto poco fosse, quella cifra divenne simbolicamente grande ai miei occhi. Divenne la realizzazione di tanti sogni, tante idee e tante speranze. Soddisfazioni! Questo è il punto. Nella vita contano anche queste soddisfazioni, ne diventano la spina dorsale e la base sulla quale costruire il resto.

A maggior ragione provo un’avversione totale verso tutti gli editori che riescono, con una scusa qualunque, a non versare nemmeno un centesimo ai propri autori. Li avverso perché non si rendono conto di quanto quel centesimo possa essere importante, quanto possa essere gratificante per qualcuno che ha speso ore, giorni, mesi e talvolta anni per realizzare un’opera. Avverso questi editori perché campano sulle spalle dei propri autori sfruttandoli in nome di una cultura che loro, per primi, disprezzano e dileggiano. Li avverso perché distruggono i sogni, dopo averli gonfiati oltre misura, solo per poter avere un altro contratto firmato e uno schiavo in più nel loro serraglio.

Dunque, se vi riesce, fatevi pagare almeno il vostro centesimo, il vostro gettone di presenza, quella anche pur piccola cifra che possa attestare che siete uno scrittore e non solo un produrre di testi.

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