Il Principe Ryan era noto per essere un vampiro privo di scrupoli e la sua ambizione trascendeva qualsiasi regola imposta. Egli derivava da una famiglia nobile, la più antica presente in Europa, le cui origini venivano fatte risalire ai primi della Stirpe. Quindi non solo era dotato di un potere notevole, ma la sua crudeltà era pari solo al suo fascino e tutto quel tempo passato a vagare per il mondo, dovevano averlo reso sicuramente molto più esperto nell’utilizzare la propria malia.
Ryan era sospettato di aver assassinato i primi tre principi nella linea di successione al Trono della Stirpe dei vampiri e la sua sorte, quanto mai incerta, avrebbe potuto portarlo ai massimi vertici del potere o condannarlo definitivamente a morte.
Ryan avrebbe potuto anche essere un rappresentante notevole della propria razza, se non avesse avuto quello sguardo e quella luce crudele negli occhi. Occhi neri come una lama di ossidiana, altrettanto freddi e cosparsi da riflessi inquietanti. Occhi che promettevano piaceri infiniti, affogati però nel sangue e nel dolore. Occhi che non avevano mai smesso di scrutare Elsphet cercando il suo punto debole, tentando di provocarle una qualsiasi reazione. Persino la grande bocca, dalle labbra piene e sensuali, le sorrideva con aria beffarda, portandola a immaginare in quali terribili circostanze avrebbe potuto sorridere spontaneamente.
noooo…nella mia fantasia era il sosia di Gabriel Garko……….però anche Banderas niente male….
Letti tutti e tre….grazie Irma…uno più coinvolgente dell’altro…e spero tanto che troverai il tempo per altre storie per ognuno dei protagonisti che tanto mi hanno fatto sognare….non è possibile che debba dir loro addio….
Ciao Margherita
c’è in preparazione il quarto…e, pensandoci, puoi anche indovinare chi sarà protagonista 😀