Splendida recensione di Cristina Bufalo

Titolo: Scintilla Vitale
Autore: Irma Panova Maino
Serie: #
Edito da: Edizioni Esordienti E-book
Prezzo: 4,99 €
Genere: Paranormal Romance, Young Adult
Pagine: 296 p.
Voto:

Trama: Scintilla vitale è una storia che ci presenta il classico triangolo amoroso, con dei protagonisti un po’ particolari: lei è una giovanissima puttana, malata di AIDS e con un caratterino decisamente pepato; gli uomini sono un vampiro tenebroso e sensuale e un licantropo con l’aria del bravo ragazzo, ben educato e solare. Tutti e tre insieme, danno vita a una storia a tinte pastello, ma intervallata da ampie pennellate di nero e di rosso, da momenti di violenza e di tenerezza. Il romanzo di Irma Panova Maino affronta il rapporto tra amore e passione in maniera esemplare, senza lasciarsi sfuggire alcun particolare del conflitto che può nascere nel vissuto dei tre protagonisti della vicenda. Sebbene appartenenti a tre “specie” diverse Carrie, Reese e Devlin conoscono le emozioni forti e il sesso, ma l’esperienza che hanno accumulato non è sufficiente a non farsi sorprendere dall’amore che, imprevisto e violento, li travolge, sconvolgendone l’esistenza. Rifacendosi ai grandi successi di Gena Showalter, l’autrice ci fa entrare in un mondo “paranormale” in cui le differenze tra umano e sovraumano sembrano annullarsi quando entra in gioco il sentimento e quando i desideri più profondi dell’umana Carrie rispecchiano anche quelli di vampiri e licantropi. Agli immortali infatti apparentemente non manca nulla, se non una compagna con la quale condividere l’eternità a cui sono loro malgrado destinati e condannati.

Recensione:
di CriCra

Scintilla Vitale è un nuovo Paranormal Romance, arrivato fresco fresco in quello che oggi, in campo letterario, potremmo paragonare ad un serbatoio quasi al limite della sua pienezza.

Di certo, per chi ama e conosce questo genere letterario, potrebbe storcere un po il muso vedendo già dall’antefatto che i protagonisti sono un vampiro, un licantropo e di conseguenza anche una donna.

CarrieCarrie… immaginata dall’autrice

Ma come dice il buon vecchio detto “l’abito non fa il monaco”, man mano che la lettura prende piede ci si accorge subito, che questi canoni sono del tutto originali, arricchendosi sempre a mio parere, di un linguaggio scorrevole, semplice e molto diretto, impegnativo ma allo stesso tempo con un tocco di giovinezza.

Carrie non aveva mai visto nessuno con quella tonalità di verde nelle iridi,

nessuno che riuscisse a renderlo così brillante e cupo nello stesso tempo.

Forse erano le striature d’argento a renderli così intensi.

Gli occhi di Reese parevano sempre illuminati da un faretto interno,

come se la natura lo avesse fornito di un dispositivo illuminante,

che gli rendeva lo sguardo particolarmente attraente.

I protagonisti sono appunto un vampiro, Reese, e un licantropo, Devlin, i quali formano una coppia di Killers, denominati Sterminatori al servizio di un ente chiamato il Direttivo, per il quale svolgono il lavoro di trovare e uccidere coloro che possono mettere al rischio la sicurezza degli esseri viventi, siano essi soprannaturali che umani.

Entrambi hanno centinaia di anni, un fisico possente, caratteri somatici molto affascinanti e la caratteristica di essere un tutt’uno con l’altro, vivendo praticamente in simbiosi, condividendo ogni cosa: pensieri, gioie (poche), dolori (molti), sensazioni, in una totale condivisione mentale sfiorando di conseguenza la quasi mancanza di privacy di pensiero.

Di conseguenza in tutti i secoli della loro esistenza, anche le donne sono state debitamente condivise, fino all’arrivo di Carrie, una giovane ragazza appena ventenne, con un corpo non eccessivamente esuberante, capelli e occhi castani scuri e capelli corti e sparati in testa, con alle spalle un passato molto tormentato, che l’ha vista protagonista di abusi e maltrattamenti, prima dal patrigno e dopo dall’unico ragazzo mai avuto, che oltretutto le ha trasmetto il virus dell’AIDS.

Hai intenzione di liberarmi o vogliamo giocare a fare le belle statuine?”

Lui sorrise nuovamente, parendo divertito dalla stizza che dimostrava.

Devi andare da qualche parte?”

Nooo! Ma che dici?

Non vedi quanto mi diverto a stare qui, nuda, legata ed in compagnia di due cadaveri?”

ReeseReese… immaginato dall’autrice

I temi trattati sono molteplici e questo rende la lettura interessante, perché si spazia dalla semplice ironia e acceso sarcasmo, tipico di Carrie, che usa per nascondere agli altri, la profonda paura che l’attanaglia, a sentimenti umani e duri, che ci fanno conoscere la protagonista dettagliatamente, che con estremo coraggio cerca di sopravvivere per il tempo che le resta, procurandosi il necessario per vivere, prostituendo il proprio corpo, cercando di isolare la sua mente da tutto quello che è costretta a fare e subire.

Non è la classica storia d’amore stereotipata, ne la solita storia d’amicizia tra esseri soprannaturali che al contrario dovrebbero odiarsi, bensì un intreccio di relazioni e di eventi, con un tocco di sensualità diretto e al punto giusto, con quel pizzico di fantasy che rende lo scenario ancora più interessante.

Un triangolo amoroso dove Lui ama Lei, totalmente, profondamente, ma vincolato a condizioni che all’inizio lo fanno stare al suo posto, mentre l’Altro, suo malgrado, ama Lei per riflesso di quelli che sono i sentimenti e il legame simbiotico, che ha con il primo (Lui) – lo so! Sembra un po’ ingarbugliato, ma leggendo si capisce dove il mio ragionamento va a parare alla fine.

Devlin

Il vampiro era per lei ancora un mistero, non riusciva proprio a capirlo.

C’erano state volte in cui lo aveva colto nell’atto di osservarla

con un’intensità quasi imbarazzante e

momenti in cui era sembrato quasi che nemmeno la vedesse. 

Devlin… immaginato dall’autrice

Una cosa che mi è piaciuto tanto sono stati nomi che l’autrice ha dato ai protagonisti, perché a mio parere, esprimono tutta la sicurezza e la forza che i personaggi hanno e rappresentano di se stessi, e inoltre, sbirciando nel suo Blog, ho apprezzato i volti che ha voluto dare ai suoi personaggi e le rendo omaggio presentandoli in questa mia recensione.

Per quanto mi riguarda, posso dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa, sia per la sua forma generalizzata di contenuti, sia per la storia e i protagonisti, che ripeto, sono usciti fuori dai soliti schemi oramai conosciuti nelle storie paranormal e da quello che l’autrice ha scritto, lascia ben sperare che ci sarà un continuo e di conseguenza un approfondimento, per quella che, mi auguro, potrebbe essere il proseguo che attende uno dei tre protagonisti. Leggere per capire!

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