Il mio nuovo (si fa per dire) libro: Il peccato di Rennahel
Me lo sono proprio chiesta: perché ripubblicare di nuovo Il peccato di Rennahel? Perché non lasciarlo semplicemente andare? Forse perché è un libro a cui sono molto affezionata per diversi motivi, oppure perché, avendo già visto la “luce” una volta, non potevo lasciarlo cadere nell’oblio, nella tenebra dell’indifferenza. E poi perché adoro il personaggio di Ren. Così antipatico all’inizio e così terribilmente “umano” nelle proprie scelte, nei dubbi, i preconcetti, l’insaziabile curiosità… posta al limite dell’incoscienza.
Come potevo infilarlo nel dimenticatoio, lasciandolo languire? Semplicemente non potevo. Penso, anzi, che la storia di Rennahel abbia un suo perché, un parallelismo attuale che nulla ha a che vedere con il mondo fantasy, anche se la storia è volutamente stata scritta affinché rientrasse nel genere. Inoltre, il romanzo è stato posto nella serie Cronache dal Mondo Parallelo anche se non è il proseguimento dei primi tre volumi, quindi non fatevi trarre in inganno pensando che sia un’altra storia in cui potrebbero comparire dei nomi che già conoscete. Tuttavia, è un fantasy anche se, come mio solito, il mio non è un fantasy puro, ma un Urban Fantasy e questo penso che faccia, alla fine, la differenza. Se poi vogliamo essere pignoli, non è solo un Urban Fantasy ma anche un Paranormal Romance… e se qui vi siete persi, non preoccupatevi, non succede nulla, ve lo spiego in due parole:
sto parlando di elfi, vampiri, amore e sesso.
Uffa ancora vampiri! Va bene, lo ammetto, non riesco farne a meno. Non che non sia in grado di scrivere qualcosa in cui non vi siano creature sovrannaturali, vedi la resa degli innocenti, però che ci posso fare? A me piacciono e mi piacciono così tanto che finisco per infilarli nelle trame, senza nemmeno accorgermene. E dire che prediligo l’uno all’altro non sarebbe nemmeno vero, mi stuzzicano tutti… ecco, forse gli zombie… ma si possono definire sovrannaturali gli zombie? A me i morti ambulanti fanno un po’ senso, lo ammetto, con tutta quella carne che penzola, molliccia e puzzolente… non sono proprio creature affascinanti, diciamocelo!
Volete mettere il paragone con un bel vampiro tenebroso? Oppure un licantropo colmo di testosterone? O un elfo enigmatico, stizzoso e spocchioso? Persino un demone potrebbe scatenare la fantasia… ma uno zombie? Più che scatenare la fantasia mi fa scatenare la voglia di prendere il mocio e ripulire la bava che lascia sul pavimento quando passa. E non voglio nemmeno sapere cosa sia quella “bava” in realtà.
Bene, dopo aver disquisito a sufficienza, penso che sia arrivata l’ora di presentarvi Il peccato di Rennahel nella sua nuova veste, ringraziando il mio Editore, Piera Rossotti, per la generosità con cui ha accolto questo mio povero “orfano”, tenendo conto che lei non è esattamente un’amante del genere fantasy, in nessuna delle sue forme.
Il peccato di Rennahel è un libro che parla con molte voci all’animo di chi lo legge.
Può essere letto come una storia d’amore con ambientazione Urban Fantasy e niente del piacere della lettura di questo tipo di narrazione sarà deluso o disatteso. Ma oltre la superficie del libro, la storia tratta di argomenti importanti e che non perdono valore nemmeno nella vita reale. Infatti, razzismo, intolleranza e violenza fra individui diversi fra loro riempiono quotidianamente le cronache dei nostri giornali e telegiornali. L’argomento viene affrontato, come è solita fare l’autrice, trasponendolo in un mondo sovrannaturale che però è uno specchio della nostra società. E il messaggio positivo che ne ricaviamo è che l’amore è sempre possibile, anche quando si è diversi e si appartiene a mondi apparentemente lontani e inconciliabili.
Editore: EEE
Collana: Cronache dal Mondo Parallelo
Numero di pagine: 162
Formati: epub, mobi, cartaceo
ISBN: 978-88-6690-302-4
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