Recensione di Antonella Mattei

Recensione di Antonella Mattei a La resa degli innocenti

La resa degli innocenti coverL’autrice catapulta il lettore in un mondo di disperazione e sete di vendetta: niente giustizia degli uomini o di Dio per Barbara, madre di un adolescente scomparso negli abissi della pedofilia più bieca. E’ questa madre la protagonista assoluta della storia, tutto ruota intorno a lei e alla sua sete insanabile di sangue, gli altri personaggi risultano solo dei comprimari, sopraffatti dalla forza dei suoi pensieri, dei suoi incubi, delle sue azioni. Il tono nero del romanzo viene leggermente alleggerito dalla comparsa del misterioso Leonardo che , come a Samarcanda, ritrova e rincorre la donna prevedendo ogni sua mossa. Cosa vuole Leonardo da questa madre? E lei cosa avrebbe voluto da lui mille attimi della sua esistenza? Solo alla fine l’autrice svela l’identità di Leonardo, dando al lettore chiavi diverse di lettura più o meno diaboliche o angeliche. Il lungo viaggio sia interiore di Barbara alla ricerca di suo figlio la vedrà trasformarsi sia fisicamente che mentalmente da madre amorevole ad angelo della morte, giustiziere assetato di sangue e verità che troverà insieme ad una pace a lungo ricercata.  La lunga ricerca la trascinerà negli abissi della perversione, della pedofilia, della tratta di schiavi sessuali a contatto con personaggi viscidi dei quali non avrà nessuna pietà e non sarà un viaggio vano perché troverà sulla sua strada un discepolo pronto a portare il testimone passato da Barbara. E’ un racconto che si legge senza aver voglia di smettere, perché c’è assoluta curiosità di sapere cosa e chi toccherà la vendetta di Barbara. E andrà esattamente come Barbara aveva previsto. E come aveva previsto Leonardo.

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