Luci di Natale

Solo luci
e tanti inutili colori

Sfilano i festoni
con il loro messaggio scontato

Invogliano
verso qualcosa che non esiste

E dentro nel mio animo
le tinte sfumano

fino a sbiadire

© 2019 di Irma Panova Maino

Vuoti inutili

Fantasmi di ere passate
come acidi scivolano sull’anima
corrodendo ricordi

E attraverso la soglia
si riversa
in un modo o nell’altro
l’assenza del vivere
dell’essere
del credere

Restano i vuoti
da entrambe le parti
come abissi
in cui l’affetto si perde.

E restano solo domande.

© 2015 di Irma Panova Maino

Sola

Sola
nel silenzio della mia anima sconfitta
nel candore della distesa artica
in cui il mio cuore alberga

Sola
nel caotico rumoreggiare
di un mondo che non ascolta
e arranca stanco verso mete lontane

Sola
rapita da fantasmi costruiti su misura
pronti a rodere gli armadi
come i tarli della mente

Sola
negli anni che passano
portandosi via speranze e sogni
racchiusi nel click di un ultimo invio.

© 2015 di Irma Panova Maino

Sogni infranti

Giovani anime si susseguono
sperdute nel proprio vagare incerto
Giovani cuori ancora palpitanti
incorniciati in realtà virtuali.

Sorridono al futuro che non hanno
piangono per i propri compagni
perduti fra i bit di un invio.

Stelle comete
che attraversano un mondo
costruito dai nostri falsi ideali.

Un mondo vuoto in cui
anche gli astri splendenti cadono
Lasciando l’ultimo sospiro
sopra i nostri sogni infranti.

© 2015 di Irma Panova Maino

Ringhi

Ringhio nella solitudine dei miei abissi
ringhio perché il suono mi tiene compagnia
ringhio per assicurarmi quegli spazi che sono vitali
che mi appartengono
e che vengono fin troppo spesso calpestati

Ringhio perché il giorno che affonderò
i canini nella carne
sarà  per strappare
e lacerare
e dilaniare ogni cosa
facendo tanti brandelli di me
riducendo in minuscole striscioline
ogni cosa
ogni ricordo
ogni pensiero che sia stato
e che non è più

Ringhio sentendo il sale sulle ferite
sentendo l’acido della bile
ringhio con la bava
che schiumando
macchia qualsiasi emozione

Ringhio sapendo che presto
avrò il sangue
che mi spetta.

© 2015 di Irma Panova Maino

Rewind

Ritorno in me
nel lento scorrere del tempo
accantonando stralci di ciò che sono
gettando via brandelli di bugie

Dove hai vissuto?
Dov’era il tuo animo
quando straziavo il mio?
Dov’era il tuo cuore
quando svendevo il mio?
Dov’era la tua mente
quando barcollava la mia?

Domande che non hanno risposte
ore che scorrono al contrario
riportandomi all’inizio
all’inizio di me

© 2015 di Irma Panova Maino

Ode alla catenella

Tu che scoli l’umana miseria
portando nei flutti le scorie
del vivere

Tu che vieni sfiorata
solo quando di necessità
si fa virtù

Tu che resti isolata
e denigrata
come un accessorio inutile

Tu che pendi
inerte e afflitta
lungo i muri dei nostri giorni

Tu
piccola catenella del mio wc
mi auguro di non doverti
riparare mai.

***

Breve

La catena non ha solo un capo, solitamente ne ha due.

© 2015 di Irma Panova Maino

Lame

È tramontato il sole
dietro le mie iridi chiuse

Nebbia e gelo
imperversano nel mio animo
lasciando che siano i pensieri
le lame che affondano

Lame…
Gli ultimi bagliori si riflettono
sull’acciaio
del carattere forgiato nel fuoco

Lascia che cali la notte
Lascia che sia il buio
ad ammantare le mie mani

Lascia che il sangue
diventi nero alla luna.

© 2015 di Irma Panova Maino

La tela

Scivolo lungo la via dei pensieri
fra spire colorate
falsamente innocue

Corde che s’attorcigliano
e strangolano

Tesso la tela di Penelope
Infinitamente

Tornando al mio ieri
che oscura il domani

© 2015 di Irma Panova Maino

L’onere della prova

Flussi del tempo s’infrangono
contro barriere d’indifferenza

Canti di sirene colme di lai
pronte a inghiottire l’ignaro

Qualcuno cede
nel rincorrere l’oblio

Qualcuno soccombe
sotto strati di cenere

Nessuno porta il fardello
fino alla croce
poiché di nessuno
è l’onere della prova.

© 2015 di Irma Panova Maino

Farfalle inchiodate

Farfalle inchiodate alle pareti
tenui tessuti epiteliali
lacerati e strappati
a brandelli e contusi

Sottili membrane
che non voleranno più
non sfioreranno più
i petali del mondo

Colori spenti e grigi
sfumati nell’oblio

Maschere appese
su pareti spoglie
vuote
in cui l’eco risuona ancora
di risate mai sentite
pianti mai consolati

E ancora
struggenti ricordi
di un tempo che non è stato
che non ho mai avuto

© 2015 di Irma Panova Maino